Episodio 3: preparazione e getto del cordolo di rialzo della fondazione
In questo terzo episodio ci occupiamo della preparazione e del getto del cordolo di rialzo della fondazione.
Nel dettaglio vedremo:
- il tracciamento dei cordoli,
- la posa dei casseri,
- la preparazione del getto,
- il getto del cordolo di rialzo,
- la scasseratura finale.
Tracciamento
La prima lavorazione da eseguire consiste nel riportare sul piano della platea precedentemente preparata, il disegno in scala reale del cordolo di fondazione.
Si procede direttamente sulla platea battendo il profilo del cordolo con dei batti traccia.

La posa dei casseri
La fase di casseratura è avvenuta utilizzando normali pannelli e carpenteria lignea per evidenziare come sia possibile ottenere un buon risultato anche con i materiali a disposizione di qualunque impresa edile.
L’eventuale utilizzo di pannelloni o altri sistemi di casseri prefabbricati aumenta l’accuratezza e la precisione del getto.
Inoltre, invece di utilizzare il nostro collaudato protocollo Woodlab per il getto del cordolo, abbiamo provato a sperimentare un ulteriore metodo che semplifica ulteriormente le operazioni e riduce i costi.
La posa dei casseri in legno prevede l’installazione dei casseri perimetrali direttamente ammorsati alla spalla della platea, il tracciamento dei livelli di fine getto con il batti traccia su di un lato e la successiva applicazione di un profilo angolare in legno.
Il profilo servirà, in fase di getto, a definire l’altezza finale del cordolo.
Si procede con la posa dei casseri interni su di un lato e dei relativi livelli.

La preparazione del getto
Prima di chiudere i casseri è necessario procedere con le sigillature per evitare fuoriuscite di calcestruzzo durante il getto e risulta più comodo predisporre la posa del sigillante della ripresa di getto.
Per chiudere le fessure tra casseri e platea e ridurre al minimo la possibilità di fuoriuscita di calcestruzzo dai casseri durante il getto è stata utilizzata della schiuma poliuretanica.
Anche in questo caso, abbiamo cercato soluzioni alternative, e per sigillare la ripresa di getto tra platea e cordolo di rialzo, entrambi impermeabilizzati in massa con Penetron, abbiamo utilizzato il sigillante idroespansivo Mapeproof swell.

In questo modo abbiamo realizzato una vasca in calcestruzzo a tenuta d’acqua e non soggetta alla risalita capillare.
Terminati gli ultimi ritocchi i casseri vengono chiusi anche sul lato opposto, vengono battuti i livelli sui casseri appena posati e infine si posizionano i profili.

Il getto del cordolo
Come già detto anche il cordolo di rialzo è stato impermeabilizzato in massa con Penetron ADmix al fine di ottenere una fondazione impermeabile in massa e perfettamente asciutta in ogni condizione.
Il Penetron va aggiunto nello stabilimento di betonaggio, ma durante la fase di getto rimane un tracciante verde che consente di verificarne l’effettivo utilizzo.
Alla fine delle operazioni di getto e vibratura si ha cura di rifinire il getto con una cazzuola utilizzando i profili in legno come guide. Lo scopo è quello di realizzare una superficie orizzontale, su cui andranno posate poi le strutture in legno, il più livellata possibile.

Questo metodo ci ha dato ottimi risultati, paragonabili a quelli ottenuti con il protocollo woodlab per il cordolo di rialzo, ma in minore tempo e con una spesa minore.
La scasseratura
Il giorno successivo si è proceduto con lo smontaggio dei casseri e la verifica dei livelli ottenuti.
Come potete veder il risultato è molto positivo.

Per questo episodio abbiamo concluso.
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