Situazione del mercato case in legno: i risultati del nostro sondaggio

Il blog di WoodLab, in questi anni, è cresciuto molto: abbiamo pubblicato dozzine di articoli, tutti inerenti al mercato delle case e costruzioni in legno, cercando, il più possibile, di mantenere un approccio oggettivo rispetto a quanto esposto.

Ci siamo interrogati su molte questioni, mantenendo sempre alta l’attenzione di un migliaio di iscritti alla newsletter e di quattromila lettori fidati. 

Una delle domande più interessanti che abbiamo posto a chi ci segue, è relativa alla vivibilità delle abitazioni in legno. 

Diverse settimane fa abbiamo pubblicato un sondaggio che, attraverso specifiche richieste, ci aiutava a raccogliere testimonianze preziose, in forma anonima, sulla durabilità, sul comfort, sull’impiantistica e sulla realizzazione di un’abitazione in legno.

Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che hanno partecipato al sondaggio, siete stati più di 250 a darci la vostra personale opinione!

Con l’articolo di oggi siamo pronti a darvi i risultati finali per ogni domanda proposta.

sondaggio casa di legno

sondaggio struttura casa

sondaggio finitura casa

sondaggio isolamento termico

sondaggio soddisfazione generale

Guardando a livello generale, il grado di soddisfazione si è rivelato elevato per la maggior parte degli intervistati: circa il 50% hanno lasciato un punteggio di 10 su 10. 

Il voto medio è di 8,89 su 10.

Cosa ti ha soddisfatto o insoddisfatto?

Andando più nello specifico, abbiamo poi chiesto di farci sapere qual è l’aspetto dell’abitazione che, fino ad ora, ha soddisfatto maggiormente le aspettative e quale invece le ha soddisfatte di meno.

Riguardo la prima delle due domande, abbiamo avuto le seguenti percentuali di risposta in ordine di preferenza:

  • il comfort termico (87% delle risposte),
  • il risparmio energetico (78%),
  • la velocità di costruzione (63%),
  • il comfort acustico (46%).

Per quanto riguarda il grado di minor soddisfazione, al primo posto abbiamo il costo iniziale (34%) e la durabilità (30%). 

Altre risposte interessanti in merito sono state: vincoli in fase progettuale, difficoltà nel scegliere l’azienda, alcuni dettagli poco curati.

Curiosità per questa tipologia di domande:
per nessuno degli intervistati il risparmio energetico è stato selezionato tra gli elementi di insoddisfazione. Bassissimi risultati (2%) anche per estetica, sicurezza, comfort termico e velocità di realizzazione.

sondaggio difficoltà

Relativamente agli impianti, alcuni degli intervistati hanno rivelato dei problemi iniziali nell’abituarsi ai sistemi di ventilazione meccanica controllata (in particolare nella regolazione e nella gestione per la tariffa elettrica).

Quasi in risposta a questa domanda, abbiamo chiesto se tornerebbero a vivere in un’abitazione tradizionale: 

  • per il 66% la risposta è stata negativa,
  • mentre un 17% afferma la volontà di tornare in un’abitazione a sistema tradizionale.
  • Il restante 17% non è certo della giusta risposta a questo quesito, probabilmente perché è ancora presto per dare una valutazione oggettiva.

E riguardo le prestazioni abitative?

Dopo le domande generiche, siamo passati a quello un po’ più tecniche. Abbiamo infatti chiesto quale voto darebbero alle prestazioni strutturali dell’edificio. 

sondaggio prestazioni strutturali

La maggioranza dei voti è senza dubbio positiva, con un 32% di risposte che hanno dato un voto pari a 8 su 10. 

Nello specifico, il voto medio è di 7,40 su 10.

Ci sono stati però voti anche negativi.
Abbiamo quindi chiesto di specificare cosa non ha soddisfatto le loro aspettative. 

Tra le risposte più comuni abbiamo ricevuto:

  • troppe vibrazioni e fessure,
  • parecchi scricchiolii dovuti alle travi di legno,
  • cavillature fermacell / pavimento flottante,
  • crepe del cartongesso interno lungo i muri della parete,
  • finiture fatte male.

Poca attenzione in fase di realizzazione, basso grado di conoscenza riguardo questo tipo di strutture e difficoltà in fase di scelta iniziale, possono essere alcuni dei motivi che hanno dato origine a queste risposte.

Inoltre, come avevamo già anticipato in questo articolo, le strutture in xlam con pareti sottili da 100 mm soffrono particolarmente gli urti e le vibrazioni e sono particolarmente soggette a cavillature e fessurazioni.

Chiediamo ora ai nostri intervistati un voto relativo alle prestazioni termiche invernali. 

prestazioni termiche invernali

Un risultato sicuramente più soddisfacente della domanda precedente: quasi il 50% è estremamente soddisfatto delle prestazioni termiche invernali.

Il voto medio è di 9,14 su 10. 

Le risposte variano leggermente per quanto riguarda, invece, le prestazioni termiche estive:

sondaggio prestazioni estive

Il voto medio è di 7,74 su 10, inferiore rispetto alla prestazione invernale come era facile aspettarsi.

Gli edifici in legno infatti soffrono particolarmente la stagione estiva e se i materiali non sono idonei le prestazioni possono facilmente scadere come nel caso dell’utilizzo di materiali leggeri come xsp e eps. 

Alcuni degli intervistati si sono espressi a riguardo con queste parole:

In merito, invece, alle prestazioni acustiche, abbiamo avuto molte risposte interessanti, tra cui anche qualche espressione a dir poco colorita!

sondaggio prestazioni acustiche

Il voto medio è di 7,91 su 10, anche qui un risultato che non sorprende.

Nelle unità pluriabitative il problema acustico è rilevante e non trascurabile. 

Le rimostranze principali riguardano forti rimbombi, trasmissione di rumori aerei ed impattivi fino ad arrivare allo spiacevole caso di chi purtroppo è costretto ad ascoltare i rumori della peristalsi del vicino.

Passiamo ora a valutare le prestazioni di sicurezza e impiantistiche:

risparmio energetico

Come volevasi dimostrare, viste le risposte alle domande precedenti, a livello di risparmio energetico abbiamo un risultato estremamente soddisfacente. 

Più del 70% delle risposte è positiva!

sondaggio rischio di incendio

sondaggio funzionamento impianti

Per quest’ultima domanda si sono rivelate delle scontentezze riguardo la tecnologia non all’avanguardia della pompa di calore, che in particolari climi può andare in blocco e il riscaldamento a pavimento con risposta lenta rispetto alle masse dell’edificio.

Problemi anche questi risaputi e già più volte segnalati.

Soddisfazioni riguardo la durabilità e la realizzazione?

sondaggio durabilità

Le perplessità che si sono riscontrate relativamente alla durabilità dell’abitazione sono relative ad alcune parti dell’edificio che, esposte all’acqua, hanno causato la marcescenza delle stesse. 

Nelle risposte lasciate emerge molta perplessità, da parte di alcuni, sulla durabilità dell’edificio.

Questo in virtù del fatto che si tratta della prima esperienza abitativa in una struttura differente da quella tradizionale.

Abbiamo poi fatto alcune domande per capire la soddisfazione degli utenti in fase di progettazione e costruzione.

Nello specifico, abbiamo chiesto chi si è occupato di seguire i dettagli tecnici, qual è stato il rapporto con il tecnico e l’azienda che si sono occupati della costruzione dell’edificio.

sondaggio tecnico

proposta dettagli tecnici

rapporto azienda

Curioso in questo caso notare che i dettagli costruttivi sono stati proposti dai tecnici solo nel 36% dei casi.

Per ultima, ma non per importanza, abbiamo lasciato una domanda più generica, che cercasse di esprimere, da parte dell’interessato, un giudizio complessivo sulla struttura, dopo averlo fatto riflettere sui singoli aspetti.

consiglieresti un abitazione in legno

Più del 90% delle risposte è stata positiva!

Le abitazioni in legno offrono prestazioni ottime sotto tutti gli aspetti, il grado di soddisfazione medio è superiore a 8/10 e questo la dice lunga sul perchè della forte espansione del settore.

Fattori come velocità di costruzione, comfort termico e risparmio di gestione sono oramai delle certezze per questi edifici.

Si deve ancora lavorare però su certi aspetti, prevedibili e già ampiamente segnalati, come l’isolamento acustico, l’isolamento termico estivo e la resistenza a urti e vibrazioni.

Aspetti tutti legati ad un parametro, la massa dell’edificio, che in alcune tipologie di costruzioni rimane troppo esigua.

Infine la durabilità, grande punto di domanda e incertezza per chiunque abiti in una casa in legno.

Alcuni casi di marcescenza già rilevati, molti altri di preoccupazione per il futuro e un generale clima di incertezza.

Per gli addetti ai lavori questi sono i temi su cui lavorare per il prossimo futuro delle abitazioni in legno: isolamento acustico, isolamento termico estivo, vibrazioni e durabilità.

Vi invitiamo a lasciare il vostro punto di vista e commento in merito a questo sondaggio.

Per maggiori informazioni potete contattare lo studio inviando una email a woodlab@rocketmail.com oppure iscrivetevi alla nostra newsletter per ricevere un PDF gratuito dedicato alla resistenza al fuoco delle abitazioni in legno, a cura dell´ing. Alex Merotto.

15 commenti
  1. Marco Chiellini
    Marco Chiellini dice:

    sondaggio ben fatto e molto interessante ; sono stati centrati l´unici due problemi , se così si possono dire , che possono avere una abitazione in legno , cioè elementi di putrescenza del legno e fattore termico estivo , che secondo me sono dovuti ad una non accorta progettazione , sopratutto la seconda .
    tengo a precisare che tante volte il committente non segue i consigli del progettista , per una questione di costi , e poi fa finta di non ricordarli quando nascono dei problemi .

    Rispondi
    • Alex Merotto
      Alex Merotto dice:

      La ringrazio Marco Chiellini, ha colto nel segno i principali risultati del sondaggio. A mio avviso rimangono anche altre due questioni da valutare attentamente: le vibrazioni e le fessurazioni, soprattutto nel caso di edifici in clt con pareti sottili, e la questione acustica che in alcuni casi è un vero dramma.

      Buona giornata

      A.M.

      Rispondi
  2. Alessandro
    Alessandro dice:

    Sondaggio molto interessante. Sono interessato al problema delle fessurazioni del fermacel poiché sto iniziando la costruzione della mia casa in clt. Mi domando se esiste qualche accorgimento di posa che eviti il problema, oppure è inevitabile. Faccio i complimenti inoltre per la trattazione di problemi spesso ignorati dagli stessi produttori (e io sono solo un committente…)

    Rispondi
    • Alex Merotto
      Alex Merotto dice:

      Buongiorno Alessandro

      La rigrazio per i complimenti e per la sua domanda. L´idea che mi sono fatto, vivendo in una casa in clt e confortato da questo sondaggio, è che le fessurazioni sono dovute alla poca rigidezza delle pareti in xlam di basso spessore.
      Fermo restando il rispetto delle linee guida di posa dei fibrogessi e dei pannelli xlam, si ottiene un risultato definitivo impiegando clt di spessore maggiore ai soliti 97/100 mm. Il mio consiglio è di richiedere pareti con spessore minimo di 120 mm, meglio 140mm. In cambio di un leggero costo in più avremmo miglioramenti anche in campo acustico e in protezione estiva.

      Buona serata

      A.M.

      Rispondi
      • Alessandro
        Alessandro dice:

        …troppo tardi! La costruzione è già in avanzamento. Siccome poserò io il fermacell, seguirò pedestremente le linee guida e rinforzerò con nastro di carta tutte le giunzioni. Spero che questo, unitamente alla posa in doppia lastra sfalsata, aiuti!! Per curiosità il suo fermacell è posato con i giunti stuccati o sigillato/incollato con l´apposito collante? Devo dire che nella casa attuale (normale in muratura) ho posato del cartongesso e gli unici punti dove ho cavillature dovute a movimento sono quelli non rinforzati con nastro per pigrizia… Per aiutare le prestazioni estive (intese come smaltimento dei carichi interni) ho previsto un massetto abbondante e pesante e qualche partizione in muratura. Per il sole, lana legno 24cm e sistemi oscuranti. Inoltre ho deciso, in disaccordo con tutti i produttori, di limitare al massimo l´isolante interno e spostarlo tutto all´esterno per portare dentro più massa possibile (concetto assai oscuro agli addetti ai lavori…)

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        • Alex Merotto
          Alex Merotto dice:

          Buongiorno Alessandro

          Concordo che il nastro di carta è il più efficace per finire cartongesso e fibrogesso. Nel mio caso le lastre sono state incollate con l´apposito collante ma il problema rimane il supporto. In merito allo limitazione dell´isolante interno, concordo con lei. In fase estiva è importantissimo aumentare la capacità termica delle superfici interne. Eliminare le intercapedini di isolante ed utilizzare materiali pesanti va nella giusta direzioni.

          Buona giornata

          A.M.

          Rispondi
  3. Paolo Erbi
    Paolo Erbi dice:

    Sondaggio interessante.
    Sarebbe interessante approfondire la problematica legata alla fessurazione. Fare un distinguo tra fessure che interessano gli elementi/pareti portanti e le pareti divisorie (interazione tra queste e la struttura portante).

    Rispondi
    • Alex Merotto
      Alex Merotto dice:

      Buongiorno Arch. Erbi

      La ringrazio per la sua domanda. Le fessurazioni sono generalmente generate dalla trasmissione lungo le pareti portanti in clt delle vibrazioni che nascono in conseguenza di urti più o meno intensi. Le porte o gli scuri che sbattono ne rappresentano un buon esempio. Queste vibrazioni si propagano per metri nel legno strutturale e riverberano su tutti i rivestimenti, anche sui divisori interni. L´incapacità della parete in clt di contrastare il propagarsi dell´onda è, a mio parere, dovuta in ultima analisi al fatto che si utilizzano pareti troppo sottili. Un 100 mm non è sufficiente. Lo conferma il fatto che gli unici a lamentarsi di questi disagi sono quelli che vivono in una casa in clt. Nessuno dei proprietari di case a telaio lamenta di questi problemi. Il consiglio ovviamente è quello di utilizzare pareti più consistenti.

      Buon lavoro

      A.M.

      Rispondi
  4. Enrico Zanchi
    Enrico Zanchi dice:

    Buongiorno. Vorrei realizzare un´abitazione con pareti in clt e tutte la aziende propongono sempre il 100mm. Per ovviare a tutte le problematiche riscontrate nel sondaggio suggerite giustamente uno spessore di almeno 140 mm. Ma quanto incide in genere in percentuale sui costi totali questo aumento? Aumentando la massa della parete ovviamente necessito di uno spessore isolante minore, sarei propenso all’utilizzo della lana di roccia per il minor rischio di formazione di condensa interstiziale e durabilità nel lunghissimo periodo, ma di contro, rispetto alla fibra di legno, meno prestante col calore estivo e l’isolamento acustico. Se posso cosa consigliereste?

    Rispondi
    • Alex Merotto
      Alex Merotto dice:

      Buongiorno Sig. Zanchi

      E´ vero, il mercato propone solo pareti da 100 mm ma questo non vieta di chiedere alle aziende un preventivo a parte per le pareti più spesse. Per quella che è la mia esperienza, sui costi totali, la differenza è ridicola. Anche perchè, come sottolinea, una parte del costo la recupero dal minore spessore del cappotto.
      Per quanto riguarda i materiali isolanti, tra i due consiglio la fibra di legno ma mi permetto di suggerirle di valutare anche il sughero tostato.

      La ringrazio

      A.M.

      Rispondi
  5. Marco Tinti
    Marco Tinti dice:

    isolamento acustico, isolamento termico estivo, vibrazioni e durabilità.

    Per queste problematiche l´introduzione sul alto interno degli involucri di elementi di massivi in terra cruda, sottofondi di argilla nei solai, ritengo possa costituire un deciso aiuto.
    La massa offre anche isolamento e confort acustico superiore, capacità di regolazione apporti interni di calore ed umidità, riduzione di vibrazioni e riduzione del rischio di condensa interstiziale.
    Interessante il vantaggio del telaio rispetto al CLT per le vibrazioni, infatti lo prediligo anche perchè abbinato alla terra cruda riesco a concentrare la massa termica sul lato interno della parete dove serve di più per il confort

    Rispondi
    • Alex Merotto
      Alex Merotto dice:

      Buongiorno Marco

      Pubblicheremo prossimamente un articolo sull´argilla cruda nelle abitazioni in legno. Un ottimo sistema per risolvere molti problemi.

      Grazie per la sua testimonianza che avvalora la nostra linea.

      Buona giornata

      A.M.

      Rispondi
  6. Massimo Lanzillotto
    Massimo Lanzillotto dice:

    Complimenti per il sondaggio, davvero molto interessante.
    Un´osservazione che mi sento di fare in merito all´argomento COSTI è relativa al fatto che spesso, a mio giudizio, chi si avvicina al mondo della casa in legno (se non è fermamente convinto della scelta) spera di trovare il risultato economico vantaggioso che gli consenta di realizzare la villa dei suoi sogni al costo di un appartamento in un condominio, o quasi! Le esperienze vissute mi portano a valutare i costi delle case in legno che ho progettato e realizzato assolutamente in modo allineato all´edilizia tradizionale, forse con un minimo scarto percentuale in più – ma veramente limitato. Purtroppo il cliente finale pone quasi sempre al primo posto l´aspetto economico (e come dargli torto), trascurando spesso i vantaggi qualitativi che regala una casa in legno, probabilmente per ignoranza e non conoscenza dei temi: leggevo infatti nel sondaggio, tanto per citarne uno, le valutazioni negative rispetto alle prestazioni estive, soprattutto negli edifici con isolamento in EPS, materiale inadeguato per la protezione dal caldo in una casa in legno.

    Massimo

    Rispondi

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