Come realizzare una fondazione a Platea Calda: casseratura e getto della platea
Continuiamo il ciclo di articoli dedicati alla realizzazione di una Fondazione a Platea Calda.
Nell’ultimo articolo abbiamo visto le varie fasi del procedimento fino alla preparazione del piano di posa della platea: dopo il completamento della compattazione del vetro cellulare, i lembi del geotessuto vengono ripiegati di almeno un metro sotto la platea da gettare.
Per proteggere il vetro cellulare dalle colature del getto, è necessario coprire l´intera superficie con uno strato separatore di teli di Polietilene, sovrapposti almeno 10 cm nelle giunzioni. Sopra viene steso un ulteriore strato di geotessuto a protezione del telo in polietilene e per tracciare la platea.
In questo caso si è scelto di non utilizzare il magrone e in funzione di questa scelta è stato necessario inserire lo strato di geotessuto.
Armatura in ferro
A questo punto si può iniziare la stesura dell’armatura in ferro per la fondazione.
Casseratura
Una volta completata l’armatura in ferro della fondazione, si inseriscono le tubazioni per gli impianti in platea e inizia la fase di casseratura con pannelli in legno.
Getto platea
Con l’aiuto di un’autopompa viene steso uno strato di calcestruzzo armato. Si procede velocemente in questa fase.
Si notano nella foto qui sotto le riprese dei pilastri e il ferro d’armo dei cordoli di rialzo.
Disarmo
Si iniziano a togliere i casseri della zona garage.
Platea ultimata
Dalla foto qui sotto si può notare come essa risulti ben rialzata rispetto al piano di campagna.
Abbiamo preparato uno Slideshare per visionare le singole fasi del processo di cui sopra, con relative didascalie. Vi invitiamo a visionarlo qui sotto:
Per approfondire l’argomento vi invitiamo a lasciare un commento qui sotto.
Infine, per rimanere aggiornati sul settore delle costruzioni in legno e ricevere via email gli aggiornamenti del blog, vi invitiamo ad iscrivervi alla newsletter.
Riceverete in omaggio un PDF sulla Resistenza al fuoco degli edifici in legno, a cura dell´ing. Alex Merotto.
buongiorno.
con interesse ho letto “come realizzare una platea calda” e in merito avrei una domanda.
i dati di sfasamento, con questa soluzione, non raggiungono valori importanti: in caso di nuova costruzione, in cui tutti i pacchetti murari (pareti verticali e copertura) sono progettati con valori importanti di trasmittanza e sfasamento, è un bene avere un lato della casa (controterra) che funga da “sfogo” mantenendo uno sfasamento basso o preferibile ottenere risultati alti anche son la platea calda?