Cordolo di base in legno nell’attacco a terra: garanzia di durabilità?
In questo articolo ci dedicheremo al cosiddetto cordolo di sacrificio in larice che molto spesso si vede inserito alla base di alcune abitazioni di legno e che, in molti casi, viene sbandierato come una brillante soluzione al problema di marcescenza alla base.
Cordolo di sacrificio in larice: da dove deriva e perché il suo uso è così diffuso?
Il termine “elemento di sacrificio”, in carpenteria lignea, sta ad indicare un elemento ligneo che possiede tre caratteristiche fondamentali:
- È situato in una posizione particolarmente critica per la durabilità rispetto agli altri elementi.
- Viene generalmente realizzato con una specie legnosa durevole.
- Viene progettato e montato per essere facilmente sostituibile e non mandare fuori servizio la struttura.
Progettare inserendo nel progetto elementi di sacrificio è senza dubbio un’evoluzione del progetto e una miglioria notevole per la vita e la manutenzione dell’opera.
Nello schizzo qui sotto, l’elemento maggiormente soggetto a marcescenza per il costante alternarsi delle maree, è stato pensando in maniera tale da essere sostituito senza problemi e in pochissimo tempo.

Ma la chiave di tutto consiste nella progettazione accurata del pezzo, della sua posizione e dei lavori di sostituzione.
Nel caso delle abitazioni, possiamo trovare alcuni elementi di sacrificio negli edifici più vecchi.


Tavole di larice e scandole venivano ampiamente utilizzati per deviare l’acqua dai punti più critici. La sostituzione avveniva in 10 minuti con materiale a costo zero. Si sceglieva il larice perché appartiene ad una classe di durabilità più alta rispetto all’abete, le due specie legnose più diffuse nell’arco alpino.

Quali condizioni soddisfa l’utilizzo del cordolo in legno oggi?
Per l’utilizzo che ne viene fatto in questo momento come cordolo di partenza, l’elemento soddisfa solo una delle tre condizioni perché, effettivamente, l’attacco a terra è uno dei punti più critici di un edificio di legno, come abbiamo visto in questo articolo, dedicato alle maggiori cause di degrado degli edifici in legno.

Ma purtroppo, per come sono costruite le abitazioni normalmente, in caso di fuori servizio dell’elemento per infiltrazione o qualsivoglia motivo, è molto difficile e oneroso toglierlo.
Inoltre il larice, in quella posizione ha un’aspettativa di vita media di 5-6 anni.

Di conseguenza, nell’eventualità di una infiltrazione d’acqua o di un fenomeno di condensa importante, il cordolo in larice, o trave radice come a volte viene chiamata, non dà nessuna garanzia di durabilità in più e non rappresenta un valido presidio nei confronti dei problemi di marcescenza alla base.


In questo video potete vedere cosa rimane di un paio di distinti travi radice in larice posate 6 anni fa:
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