Fondazione a Platea Calda: vantaggi e materiali per la sua realizzazione
Torniamo a parlare di fondazioni perché sempre più domande ci vengono rivolte su come isolare correttamente una fondazione.
Negli articoli precedenti abbiamo visto alcuni esempi di quali tipologie di fondazioni possano essere utilizzate negli edifici in legno. Abbiamo poi analizzato il nodo dell’attacco a terra indicando quali sono i punti critici e come superarli.
In questo articolo parleremo della fondazione a “platea calda”.
La fondazione a “platea calda” consiste in una fondazione in cui l’isolante è posizionato sotto al piano di posa della platea, diversamente dal caso di “platea fredda” in cui la fondazione è a diretto contatto con il terreno e l’isolante è posto sopra di esso.
Quali sono i vantaggi di una platea calda?
Il vantaggio principale è quello di avere una grossa massa che viene scaldata o raffrescata insieme a tutto l’edificio. Questo implica una aumento di inerzia termica e un conseguente miglioramento del comportamento termico di tutto il fabbricato che è meno soggetto a fluttuazioni di temperatura interna.
È in pratica più facile mantenere una temperatura costante all’interno dell’edificio, fattore molto importante nel caso di costruzioni passive.
Che materiali si utilizzano per il confezionamento di una platea calda?
I materiali isolanti che si utilizzano devono avere una considerevole capacità portante considerando che tutto il peso dell’edificio verrà sopportato dall’isolante. Le soluzioni più utilizzate prevedono l’uso di xps ad alta resistenza allo schiacciamento oppure l’utilizzo di vetro cellulare granulato.
L’xps (commercializzato da varie ditte con diversi nomi), garantisce un ottimo isolamento e una relativa facilità di posa, ma al momento, non avendo uno storico adeguato, è difficile dire come si possa comportare nel lungo termine in merito a problematiche come i cedimenti differiti nel tempo o al comportamento della conducibilità termica di un isolante immerso in ambiente umido.
Un altro dubbio riguarda il comportamento in fase dinamica: come si comporta durante un sisma il cuscinetto che interpongo sotto le fondazioni?
Ci aiuta smorzando l’onda sismica o ci mette in difficoltà perché amplifica l’accelerazione del sisma? Non risultano studi a riguardo.
Il vetro cellulare granulato è un materiale a base vetrosa che si presenta come un conglomerato secco di pezzatura variabile. È molto poroso, idrorepellente, leggero e resistente ai carichi di compressione.
Viene steso sotto al piano di posa della fondazione come fosse una ghiaia.

dettaglio del vetro cellulare
Si posa facilmente e con estrema rapidità e pur essendo comunque un materiale “nuovo”, con poco storico, possiamo affermare che dà sicuramente maggiori garanzie in termini di mantenimento delle prestazioni termiche e meccaniche nel corso del tempo.
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Ciao Alex e del sughero biondo ad alta densità cosa mi dici.
Ciao e grazie per i tuoi articoli sempre interessanti.
Claudio Dalle Fusine
Buongiorno Claudio
Ti ringrazio per i complimenti. Come sai, non ci sbilanciamo mai senza avere esperienza diretta sui prodotti. Il sughero biondo, al momento, non lo abbiamo mai utilizzato, ma non si sa mai per il futuro.
Grazie
A.M
Vorrei impostare un progetto di una casetta a due piani e 50 mq in pianta e vorrei partire coll´usare del vetro cellulare. Vorrei vedere delle sezioni ed avere dei dati sulla trasmittanza del materiale, oltre ad avere dei particolari costruttivi generali. Avete qualcosa da fornirmi? Grazie. Arch. Agresta Ugo