Legno Micro Lamellare: problemi di resa estetica?
La possibilità di poter combinare design e sostenibilità in un unico prodotto ci ha affascinato e incuriosito fin da subito. Di legno micro lamellare ve ne avevamo già parlato in un articolo precedente.
L’occasione di parlarne in un post era nata in seguito ad un colloquio con l’agente di zona dove abbiamo potuto visionare con attenzione i campioni. Eravamo rimasti piacevolmente colpiti da questo nuovo prodotto soprattutto per la resa estetica innovativa e per le applicazioni di Interior Design che si potevano sviluppare partendo dai vari formati di travi e pannelli.
A distanza di qualche mese siamo riusciti a visitare un cantiere dove è stata eseguita una fornitura di travi di solaio.
Quali sono state le nostre impressioni sul legno microlamellare?
Il progetto in questione prevede al piano terra una porzione di solaio da controsoffittare, che è stato realizzato in X Lam, e una porzione di solaio a vista per il quale sono state previste travi di microlamellare di faggio Baubuche GL70.
L’idea di base è quella di riuscire a creare un ambiente caldo ma dal design contemporaneo.
Come pannello di controvento, al posto delle classiche perline, è stato scelto un pannello di Superpan tech p5 che verrà successivamente dipinto.
Dobbiamo subito dire che il risultato non è quello che ci aspettavamo.
Il materiale fornito è leggermente diverso dai campioni che l’azienda ha distribuito sia per colore che per omogeneità.
Come si può vedere dalle foto, le travi presentano una colorazione più scura, sui toni del grigio/mattone, contrariamente ai campioni, che invece presentano una tonalità più naturale sulle tinte biondo/ocra.
Inoltrelungo i fianchi delle travi si notano dei punti di disomogeneità di colore scuro.
Questi punti, che si verificano in corrispondenza della sovrapposizione delle microlamelle, sono distribuiti in maniera casuale lungo i fianchi delle travi e danno l’idea di un materiale industriale, grezzo, poco curato nella finitura.
Infine guardando le travi da sotto, può capitare che rimanga a vista la giunzione delle microlamelle dando luogo ad un difetto estetico che reputiamo rilevante e che evidenziamo nella foto qui sotto.
Concludendo, quello che abbiamo visto non ci è piaciuto molto ma non sappiamo se è dovuto ad una difficoltà di produzione nelle prime forniture o se effettivamente corrisponde allo standard di consegna dell’azienda Pollmeier.
Riteniamo comunque il microlamellare di faggio un materiale interessante, che però ha bisogno ancora di sviluppo per quelle che sono le finiture estetiche.
A seguito della pubblicazione di questo articolo, siamo stati contattati dall’azienda Pollmeier che ha ritenuto opportuno chiarire lo stato di produzione odierna.
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