Un ponte in legno di fine ‘600 che resiste nei secoli
Sul torrente di Villgraten, a Silian (Austria), si trova uno dei più curiosi esempi di ponte di fine ‘600 costruito interamente in legno di larice. Un elemento architettonico immerso tra le montagne che dimostra quanto a volte le cose più semplici siano anche le migliori.
Si tratta infatti di uno dei più interessanti ponti di legno coperti conservati nel Tirolo, sulla strada che da Dobbiaco porta a Lienz, al confine tra Italia e Austria. Un esempio incredibile di struttura architettonica che porta a riflettere sugli elementi costruttivi attuali e su quanto possono essere d’insegnamento quelli più antichi.

Ma perché è un ponte da ricordare?
Struttura del ponte e tecnica di realizzazione
Andando ad analizzare la sua struttura e le tecniche di realizzazione, possiamo notare come originariamente tutti i nodi del ponte siano stati realizzati mediante semplici incastri in legno, senza l’utilizzo di colle o viti.

I pochi dettagli in ferro che si notano sono opera di successivi interventi di restauro.
Il ponte si estende su tre campate principali (ben visibili in foto) a distanza di 20 metri l’una dall’altra. Ai lati la luce può entrare senza problemi grazie alla realizzazione di questi magnifici davanzali in legno, completati da fiori rossi che donano un tocco di raffinatezza a tutta la struttura.

Inoltre, molto interessanti risultano i sistemi di controvento ai lati del ponte che sono disposti diagonalmente a supporto dell’intera struttura. Sotto il piano di impalcato e quello di copertura finale del ponte sono stati realizzati dei sistemi di controvento a travi incrociate a X, chiamati Croci di Sant’Andrea che fungono da ulteriori strumenti di sostegno.

In aggiunta a tutti questi elementi che da soli assicurano una grande stabilità al tutto, il ponte è stato realizzato in legno di larice, un materiale resistente e sicuramente molto duraturo nel tempo.

Elementi di sacrificio per la durabilità
Altro particolare che dimostra la cura per il manufatto sono le piccole tavole in legno realizzate per le teste delle travi come protezione dall’acqua.

Infatti, le tavolette sono disposte sopra le travi con le vene inclinate verso il basso per favorire il deflusso dell’acqua in modo che non ristagni all’interno del legno.
Un sistema semplice ma molto ingegnoso capace di assicurare il ponte contro le intemperie e l’effetto corrosivo dell’acqua.
Un’altro elemento di sacrificio, valido per le abitazioni in legno, può essere il cordolo di base in larice, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Un progetto interessante, un ponte di passaggio immerso nella natura, uno spettacolo per gli occhi e la vista per tornare indietro nel tempo.
Ricordatevi di questo ponte ogni volta che deciderete di fare la famosa pedalata San Candido-Lienz, fermatevi per un attimo ad ammirarne la struttura architettonica e raccontateci cosa ne pensate nei commenti qui sotto.
Aspettando le vostre opinioni ed esperienze vi lasciamo intanto alcune immagini per portarvi virtualmente tra le montagne austriache, attraversando il piccolo ruscello e riscoprendo la bellezza dell’architettura e il profumo del legno di larice.





I progettisti si renderanno finalmente conto che le passerelle e i ponti, per durare nel tempo, devono essere prima di tutto coperti. Altrimenti li perdiamo come succede per decine ogni anno in Italia (per info, un articolo che mostra 12 passerelle di legno che non superano la prova del tempo: Cavalli; Esposito; Sogni – 2014 – State of conservation of unprotected timber footbridges in Central/Northerm Italy. In: COST Timber Bridge Conference, BIEL-CH, 25-26/09/2014, Bern University of Applied Sciences, pp. 117-123, ISBN: 9783952378748)
Quando il legno è una missione…