Abbiamo già preso in analisi le tavole di Abete Rosso, Larice Siberiano, Larice Austriaco e Superpan Tech Finsa, vediamo adesso nel dettaglio le modifiche e le variazioni subite dalla tavola di multistrato Pino Francese.
Prendiamo in considerazione cinque differenti caratteristiche, e mettiamo a confronto la tavola rimasta esposta alle intemperie con quella che invece è rimasta dentro il nostro studio per lo stesso periodo.
Variazioni visive superficiali
A livello estetico le differenze tra la tavola di sinistra (esposta alle intemperie) e quella di destra (campione di confronto) sono davvero minime.
Si nota una colorazione più scura e marcata sulle vene della tavola a sinistra, fenomeno dovuto alla naturale foto ossidazione del legno.
Rigonfiamento
Non si sono verificati fenomeni di rigonfiamento (la tavola rimasta esposta è quella sulla sinistra).
Imbarcamento
Non si sono verificati fenomeni di imbarcamento.
Torsione
Non si sono verificati fenomeni di torsione.
Finiture superficiali
Abbiamo rilevato un’usura superficiale molto leggera, come si vede da queste immagini (la tavola esposta è quella sulla sinistra). Si tratta però di un dato puramente estetico, che non va a compromettere la struttura del legno.
In conclusione
Il campione di multistrato Pino Francese si è comportato molto bene rispetto ad altri. Non abbiamo riscontrato variazioni dimensionali ma soltanto una leggera usura superficiale che compromette il materiale solo a livello estetico.
Abbiamo però rilevato che si tratta di un prodotto con un tempo di asciugatura più elevato rispetto ad altri materiali.
Per maggiori informazioni e per rivedere i prodotti già analizzati, potete inviarci una email a woodlab@rocketmail.com
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https://www.woodlab.info/wp-content/uploads/2018/03/PINO-FRANCESE-dopo1anno.jpg6301200WoodLabAdminhttps://www.woodlab.info/wp-content/uploads/2018/10/woodlab-logo.pngWoodLabAdmin2015-05-26 17:20:322020-07-14 07:38:11Pino Francese: i risultati dopo un anno di analisi
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